Nato nel 1965, Stefano Vietti scrive la sua prima sceneggiatura per Lazarus Led. Poi crea, insieme a Giancarlo Olivares, Mario Rossi e Gigi Simeoni, la serie fantascientifica Hammer.
Scrive storie per le più importanti case editrici di fumetti e per le testate: Nathan Never, Legs Weaver, Martin Mystere e Jonathan Steel.
Dal 2006 collabora anche con il Giornalino.
Quando lavori di preferenza?
Mi alzo prestissimo la mattina... alle 7.30 sono già sul pezzo. Stacco a mezzogiorno e riprendo dopo le due... di solito la sera sono stanco morto e non scrivo, ma leggo, sistemo gli appunti, ottimizzo qualche soggetto in lavorazione. Però, incredibile, non so spiegarmelo... l'orario in cui rendo di più è dalle 17 alle 19.
Descrivi il tuo studio...
Ordinatissimo... essenziale in quello che mi serve: i miei libri preferiti... le collane intere dei personaggi che scrivo... la mia collezione di soldatini...
... E il tavolo su cui lavori. In base a che cosa l'hai scelto?
Altezza giusta per appoggiare le braccia alla tastiera del computer come mi è comodo e dimensioni enormi da inutilizzare. Mi piace tanto spazio vuoto sul tavolo.
Quando hai iniziato a fare questo lavoro usavi la macchina da scrivere? E se sì, com'è stato il passaggio al computer?
Usavo una Remington nera di mia nonna degli anni quaranta. Il primo computer è sato un Olivetti Prodest Pc1 senza hard disk abbinato ad una stampante commodore. L'ho comprato con i risparmi di anni! Non ci capivo nulla, ma era possibile correggere a video gli scritti prima di stamparli e tenere in memoria su floppy il lavoro... per me era un paradiso... poi ho scoperto che faceva anche altro.
Mentre scrivi fai delle pause?
Spesso quando completo una scena mi metto in stand by e la rimiro con assoluta presunzione... mi alzo, bevo, sfoglio un libro, cambio posto ad un fante di linea napoleonico, poi riprendo. Altre volte passa via una mattina che non mi accorgo... il tempo scatta dalle 7 alle 12 in un istante e smetto di scrivere perchè mi brontola lo stomaco dalla fame.
Ascolti musica o tieni la TV accesa?
Agh! Il solo volo di una zanzara mi infastidisce. Niente tv, niente musica, finestre chiuse e luce tenue.
Che cosa tieni sempre a portata di mano sulla scrivania?
Gli appunti del lavoro che sto sceneggiando. Dizionari vari. Foglietti e matite.
Hai un'abbigliamento particolare per scrivere?
Quello della giornata.
Usi carta per prendere appunti?
Altrochè. Scrivo i soggetti tutti a mano su quaderni e uso foglietti sparsi per appunti di ogni genere.
Che tipo di penne usi?
Quelle che scorrono veloci sul foglio.
Hai degli sfizi particolari collegati alla scrittura?
Uso word con il colore dello sfondo della pagina blu e delle lettere bianche. Scrivo sempre con il carattere arial 12 e lo zoom a 108%.
Disciplina o ispirazione?
Disciplina. Sempre. L'ispirazione arriva scrivendo.
Si può scrivere usando solo la tecnica?
Certo... e anche bene. Inoltre senza tecnica non puoi proprio scrivere. Ma senza metterci il cuore, in quello che fai, sarai sempre uno scrittore triste di storie tristi.
Da dove nascono le idee migliori?
Arrivano quando ne hanno voglia loro e quando meno te le aspetti.
Sei mai stato "bloccato" dalla pagina bianca?
No. Sono stato bloccato dall'aver cominciato un lavoro troppo in fretta e dall'essermi trovato a metà strada senza sapere dove andare. Allora si deve staccare da tutto per due o tre giorni e poi arrriva la soluzione... ma così non ci fai di certo le storie migliori.
Libri o film per ispirarti?
Entrambi... ma anche videogiochi e della buona musica (ma ascoltata nelle pause lavoro).
Descrivi il tuo metodo di sceneggiatura.
Soggetto iniziale preciso... soprattutto cosa voglio raccontare, con quali emozioni e come si conclude la storia. Poi sviluppo i personaggi e cerco online eventuali immagini che possano ispirarmi ambienti e personaggi. Poi via... da tavola 1 in poi, vignetta per vignetta... le scene d'azione le sceneggio in sequenza, quelle di dialogo le scrivo prima abbozzando tutti i dialoghi, poi descrivendo le vignette.
Quante pagine di sceneggiatura scrivi in un giorno?
Non meno di 15 pagine al giorno, ma poi molte vengono eliminate nella fase di ottimizzazione. Alla fine credo che la media delle 8 pagine al giorno scampate ai tagli e ai rimaneggiamenti siano un buon risultato. Comunque scrivo sempre per scene complete.
Le tue pagine sono molto dettagliate o tendi a lasciare libertà al disegnatore?
Dipende dal disegnatore con cui lavoro. Se è un veterano gli lascio molto spazio, ma comunque sempre gestendo io scansione e imput emotivo delle scene, se è un disegnatore ai primi lavori dettaglio tutto senza mezzi termini.
Ti va di inviarmi una foto del tuo studio - fatta rigorosamente con il cellulare - da mettere in apertura di questa intervista?
Te la preparo per stasera e te la mando...
4 commenti:
non vorrei errare ma forse prima ancora scrisse e addirittura creò new moon (tra l'altro fenomenale fumetto)
ps dovresti far rispondere anche la barbato recchioni e magari medda e serra. sarebbe interessante anche perchè suppongo abbiano metodi molto diversi tra loro..
Sì, c'è anche New Moon. Per quanto riguarda gli autori citati da te, alcuni li ho contattati, altri mi appresto a farlo.
Full Moon Project, edizioni Eden... 20 anni fa... diavolo se è volato il tempo!
:)
Full moon, certo. FULL MOON PROJECT.
E grazie ancora per le risposte.
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