Il 2 ottobre del 1950 sui giornali americani appariva la prima striscia dei "Peanuts". Un anniversario importante, da ricordare: i sessant'anni di Charlie Brown.
Molte cose sono state scritte su questo capolavoro del '900 e qualunque cosa io possa aggiungere in questa sede, suonerebbe banale e già sentita.
Il vero mistero dei Peanuts (e il vero capolavoro di Schulz, volontario o preterintenzionale che sia) è la prodigiosa elasticità di lettura. Un poster di Charlie Brown figura con la stessa dignità sopra la scrivania dell'intellettuale, accanto ai manifesti del Bauhaus, e nella cameretta del teenager, di fianco al poster di Vasco o degli eroi del wrestling.
Nel corso dei decenni i suoi amici hanno chiamato Charlie Brown in molti modi: con nome e cognome, per esteso (mai soltanto Charlie), fratellone (Lucy), Ciccio (Piperita Patty), Charles (Marcie), ma io continuerò a rivolgermi a lui con l'appellativo che gli ha affibiato Snoopy.
AUGURI BAMBINO DALLA TESTA ROTONDA!
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