Oggi devo scrivere l'omicidio di un bidello in una scuola. Una scena articolata e abbastanza grandguignolesca, su cui sto "ruminando" da qualche giorno.
Ieri ne parlavo al telefono con un amico:
- Domani ammazzo il bidello.
- Come?
E io gliel'ho spiegato.
Peccato che mi trovassi in un taxi.
Ero così partecipe del mio stesso racconto che non mi sono minimamente curato del taxista. Così quando ho chiuso la telefonata, lui si è girato mi ha chiesto, preoccupato, che lavoro facessi.
- Lo sceneggiatore.
Non so se abbia capito o se mi abbia confuso con uno scenografo come succede spesso, ma ha annuito, serio. E non mi ha chiesto più niente.
2 commenti:
Così inizia e termina un episodio dello Ellery Queen della premiata ditta Levinson & Link ( gli stessi di Colombo ndr ).
Jim Hutton viaggia in treno per raggiungere la scena di un crimine e discute, credo con il padre David Wayne, di un delitto che sta cucinando per servirlo in un romanzo che sta scrivendo. Il bigliettaio è sgomento. Si ritroveranno quando i Queens, in rotta di ritorno per la Grande Mela, stanno discutendo del caso che il detective dilettante ha risolto. Se non ricordo male, il tizio ha obliterato i documenti di viaggio. Un vero professionista.
Se lo avessi scritto io, l'ometto ( sembrava Gilberto Govi travestito da Peppino de Filippo ) sarebbe saltato dal treno in corsa, si sarebbe imbarcato clandestino su di un cargo battente bandiera liberiana e sarebbe finito nel carcere estremo dove inizia il primo Bats di Nolan. Avrebbe addestrato il giovane Wayne a riconoscere i ''portoghesi '' sulle tratte coast to coast prima di evadere, cambiare i connotati grazie al dottore del primo Bats di Burton e riciclarsi come tassista in Italia. Appeso sopra lo specchietto, un pipistrello di peluche.
Non me lo ricordavo. Grazie della segnalazione.
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