Ho conosciuto Daniele Brolli a metà degli anni '80 a Bologna. Insieme a Giorgio Carpinteri, Igort, Marcello Jori, Lorenzo Mattotti e Andrea Pazienza era uno dei miei insegnanti al corso di fumetto Zio Feininger.
In seguito l'ho rivisto solo alcune volte, a Milano, quando lavoravo come redattore alla Sergio Bonelli Editore e lui capitava in via Buonarroti, ma ho sempre seguito con grande attenzione e piacere tutto quello che ha fatto in questi anni: editor e scopritore dei Cannibali - uno dei pochi fenomeni letterari italiani degni di nota degli ultimi 20 anni - critico letterario raffinatissimo - memorabili i suoi pezzi sulla rivista Pulp - autore e sceneggiatore di fumetti, disegnatore, romanziere, ecc, ecc, ecc.
Ho scoperto ieri, da questo post di Roberto Recchioni, che Daniele ha un blog: un bellissimo blog, pieno di parole e disegni - tra cui quello che vedete qui sopra - che consiglio a tutti voi. Così come vi consiglio i tre post in cui Daniele parla di Andrea Pazienza: in molti hanno scritto su di lui (Scozzari e Sparagna su tutti) ma nessuno aveva saputo raccontare Paz così bene.
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