lunedì 25 aprile 2011

Koontz a Malta
















In seguito a un giudizio su di lui non proprio lusinghiero da parte di uno degli scrittori che stimo di più, Stephen King: "A volte geniale, altre volte illeggibile" e alla lettura di un suo vecchio libro che non mi era piaciuto per niente, ho sempre snobbato Dean Koontz, pur avendo acquistato negli anni parecchi suoi libri.
Poi di recente, dopo avere scoperto che un film che ho molto amato: "Alta tensione" di Alexandre Aja, aveva molti punti in comune con "Intensity" dello stesso Koontz, ho deciso di leggere questo romanzo... e devo dire che mi è piaciuto. Non che sia un capolavoro, è chiaro, ma è dannatamente efficace. La trama è semplicissima ed è di quelle che in mano a scrittori meno avveduti, avrebbe potuto risolversi in un pateracchio: due amiche, Laura e Chyna, vanno a passare una breve vacanza nella casa dei genitori di Laura. La prima notte un serial killer entra in casa e uccide tutti tranne Chyna, Per una serie di motivi che non sto qui a dirvi, la ragazza si rifugia nel camper dell'assassino e arriva fino a casa sua. E qui, quello che fino a quel momento era un terrificante incubo, si trasforma in qualcosa di perfino peggiore...
La storia è ambientata tutta in poco più di 24 ore e Koontz riesce a reggere più di 300 pagine senza mai un momento di stanca. CHAPEAU.
Visto che sto per partire per Malta, dove Roy Bava sta girando il quinto Tv-Movie della serie: "Sei passi nel giallo", ho infilato dentro la borsa ben tre romanzi di Koontz: "Panthoms", "Velocity" e "Strangers".
Ci risentiamo tra una settimana con la seconda lezione del laboratorio e le recensioni di questi tre libri da cui mi aspetto se non grande letteratura - seppure di genere - almeno qualche brivido...
A presto.

4 commenti:

Moreno Burattini ha detto...

Il suo capolavoro, secondo me, è Phantoms.

Moreno Burattini ha detto...

A proposito, ho chiamato (non a caso) Koontz il cattivo del primo Zagorone.

Brownie Charles ha detto...

Complimenti per il Blog (il nome è stupendo) che ho letto (quasi) tutto ieri. A volte non sono d'accordo con quello che dice ma è sempre interessante. Io mi chiamo Pierpaolo ma, siccome nel ricordare i tanti nomi di Charlie Brown ne ha dimenticato uno, lo aggiungo io scegliendolo come nickname ;)

gianluca ha detto...

Beh non credo sia mai andato oltre il semplice intrattenimento, almeno nei libri che conosco io... ma a volte intrattenimento é tutto ció che ci serve!