sabato 5 febbraio 2011

C'è un nuovo sceriffo in città















Adoro il western. Fin dall'adolescenza sono devoto alla divina triade: John Ford, Sam Pekinpah, Sergio Leone. E sono un fan sfegatato di Deadwood, la serie creata da quel geniaccio di David Milch, andata in onda sull'HBO per tre stagioni dal 2004 al 2006.
Proprio per questo motivo, quando avevo saputo che Timothy Olyphant, lo sceriffo Seth Bullock in Deadwood, sarebbe stato il protagonista di una nuova serie di FX, tratta da un racconto breve di Elmore Leonard - scrittore molto amato da queste parti - il cuore mi si era riempito si speranza... speranza che Justified non ha deluso, anzi.
In questa splendida serie - western, malgrado l'ambientazione moderna - si narrano le vicissitudini di Raylan Givens un U.S. Marshall che avrebbe dovuto nascere nel XIX secolo, invece che ai giorni nostri. Sì, perché Raylan è un uomo del west, uno sceriffo di poche parole e dalla pistola facile, che guida l'auto, invece di andare a cavallo.
Il pilot inizia con un duello vero e proprio tra Raylan e un malvivente, reo di non avere obbedito al suo ordine di lasciare la città entro 24 ore. In seguito alla morte del "cattivo" - che aveva, comunque, estratto la pistola per primo - i superiori di Rayland decidono di trasferire l'ingombrante sceriffo da Miami in Kentucky, nei luoghi in cui lui è nato e da dove era fuggito molti anni prima. E dove abitano ancora persone - tra cui suo padre - con cui Rayland sarà costretto a confrontarsi di nuovo.
Consigliatissima.

1 commento:

Michele Medda ha detto...

Ma nessuno commenta? E' grave. Commento io, allora. Il trailer è fuorviante, ti aspetti una sorta di Clint Eastwood, come potrebbe essere quello dell' "Uomo dalla cravatta di cuoio", diretto da Don Siegel. In realtà le storie di Justified sono abbastanza minimali (gli episodi durano quaranta minuti contro i tradizionali cinquanta), e tutt'altro che "action packed". Il registro narrativo oscillante fra violenza e ironia potrebbe ricordare un po' i fratelli Coen, se non fosse che Graham Yost (l'autore della serie) mostra più tenerezza verso i personaggi, e spesso anche i cattivi hanno una scintilla di umanità. Il risultato è un western paradossalmente minimale, ironico e venato di romanticismo.
Justified cela una grande capacità di scrittura sotto un'apparenza "leggera" che rischia di metterla in ombra rispetto a serie ampiamente reclamizzate (come Boardwalk Empire), che calcano l'acceleratore su erotismo e violenza.