lunedì 3 gennaio 2011

Dexter V



















Ho visto la quinta stagione di Dexter. I difetti sono, sostanzialmente, quelli di sempre: ripetitività dello schema narrativo e un protagonista che non evolve mai.
Tutte e cinque le stagioni si sviluppano sempre nello stesso modo: Dexter si imbatte un un serial killer feroce e molto furbo. All'inizio, ne è incuriosito, lo studia e sembra che i due possano anche diventare "quasi" amici. Poi, però, iniziano a scontrarsi e, alla fine, è sempre Dexter a vincere: non importa quanto un protagonista sia cattivo, ma se deve combattere per la sua sopravvivenza contro qualcuno più cattivo di lui il pubblico starà sempre dalla sua parte, soprattutto se abbiamo provveduto a dotarlo di una manciata di qualità e di un pò di umanità: Tony Soprano docet.
In mezzo a questa lotte c'è Debbie - la sorella poliziotta del nostro - che è sempre a un passo dallo scoprire la vita segreta di Dexter, ma non ci riesce mai.
Anche questa quinta stagione - pur con qualche sottile differenza - non fa eccezione.
Ma Dexter, per fortuna, non è solo questo. A fronte di un conservatorismo che trovo imbarazzante, ma comprensibile visti gli ascolti che continua a mietere, la serie sfodera dialoghi, personaggi e situazioni sempre all'altezza. Nonché trovate narrative molto semplici, che lasciano ammirati.
E qui diventa necessario un piccolissimo SPOILER.

Nelle prime puntate Dexter si imbatte in un serial killer che tortura e uccide giovani donne. Quando il nostro lo uccide, si accorge sche nella casa c'è una sopravvissuta. E scopre che l'assassino non agiva da solo.
La ragazza, che si chiama, significativamente, Lumen, inizia, lentamente, a stringere un rapporto con Dexter - ed è questa la parte davvero bella della stagione - e vorrebbe vendicarsi di tutti quelli che l'hanno torturata, come in ogni "Rape & revenge" che si rispetti. Ma Dexter la convince a lasciar perdere e a tornare a casa.
La scena che vi vorrei segnalare si svolge all'aeroporto. Essendo Lumen - interpretata da Julia Stiles - la co-protagonista di questa stagione, è chiaro che non può andarsene così, ma l'idea che hanno avuto gli sceneggiatori per rendere credibile questa decisione è davvero notevole.
Quando Lumen passa sotto il metal detector per imbarcarsi, questo suona e la perquisizione che la ragazza è costretta a subire da un agente donna della polizia aeroportuale, le riporta alla mente le violenze a cui è stata sottoposta.
Ecco, Dexter è pieno di idee di questo tipo: di soluzioni intelligenti e visive che, oltre a portare avanti con naturalezza e senza forzature, la storia nella direzione scelta dagli autori, raccontano i personaggi meglio di mille, inutili, parole. E di come questa sia, a detta di chi scrive, una delle cose che fanno la differenza, ho già scritto in precedenti post.

1 commento:

Marco ha detto...

Ciao Stefano,
mi fa piacere che hai ricominciato ad aggiornare il blog.
Secondo me, la seconda stagione (la mia preferita)è più originale,infatti è Dexter l'unico serial killer sulla scena e deve difendersi da Lundy, un super detective dell'FBI e da Doakes, in più c'è anche Lila a complicargli la vita (che è matta come un cavallo, ma non è un'assassina seriale).
Approfitto per augurarti,anche se in ritardo, buon anno e per chiederti, se ti va di parlarne, un'anticipazione sui tuoi progetti futuri.