martedì 18 maggio 2010

Divide et impera



















Non succede spesso di essere soddisfatti del prodotto finale. A volte è il disegnatore a non essersi mostrato all'altezza, altre volte la colpa è interamente della sceneggiatura. Beh, questa volta sono davvero soddisfatto. Andrea Cascioli è riuscito non solo a raccontare la mia storia, ma ad imprimergli un ritmo davvero impressionante che in sceneggiatura non esisteva.
Se la storia vi piacerà il merito sarà principalmente suo, se così non dovesse essere, mi assumo io tutte le colpe. Andrea ha fatto un lavoro strepitoso e di questo non mancherò mai di ringraziarlo.

7 commenti:

Marco ha detto...

Io ho atteso l'uscita dell'ultimo numero per poter leggerli insieme, tutto di un fiato.
Nel frattempo ho riletto le cinque storie precedenti. Sarei curioso di sapere come funziona in questi casi.
Se hai scritto l'intera saga tutta di seguito e poi è stata divisa o se alla conclusione hai lavorato in un secondo momento?

Anonimo ha detto...

hai tratto qualche ispirazione dagli ultimi James bond e in particolare da Quantum of solace?
Luca

St. ha detto...

Rispondo in un colpo solo ad entrambi i commenti.
Essendo l'intera saga disegnata da Cascioli, ho scritto tutti gli episodi uno di fila all'altro, secondo i tempi di Andrea. Il lavoro è andato avanti, pur con lunghi periodi di pausa -quando non dovevo rifornirlo di pagine - per circa 3 anni.
Come si sarà capito da uno degli ultimi post, ho adorato "Casino Royale", mentre "Quantum of solace" mi ha lasciato piuttosto freddo.
Il primo è stato citato ne "La donna del mistero" - nella scena al cantiere - il secondo no.

Marco ha detto...

Grazie per la risposta e complimenti per il blog che ho scoperto grazie a Tito Faraci, da adesso lo seguirò sempre.
Ma tre anni sono un bel po', non si corre il rischio di stancarsi di una storia o di volerla cambiare quando è già bella avanti?

St. ha detto...

Sì, ma come si fa? Quando ho scritto il finale, Cascioli aveva già disegnato 250 tavole. Non c'è nessuna storia, tra quelle che ho scritto, tranne forse "Calliope" - Agenzia Alfa n° 18 - di cui sia interamente soddisfatto e, infatti, raramente le rileggo dopo che sono state pubblicate. E' un po' come i registi che dopo avere finito di girare un film non lo vedono più o come quelli che avendone la possibilità - vedi George Lucas con i primi tre "Guerre stellari" - continuano a cercare di migliorare la propria opera.

Anonimo ha detto...

concordo con l'adorazione di casinò royale
a parer mio la scena finale sul lago di como (villa la Gaeta è splendida)

pensavo che avessi comunque tratto una sorta di ispirazione da quantun of solace per il fatto relativo alle diverse compagnie riunite.
mi sembrava che anche in quel film ci fossero diverse multinazionali unite per prendere delel decisioni comuni.

Luca

St. ha detto...

Sì, ma una volta tanto la mia idea nasce prima del film ;-) anche se alcune delle storie sono uscite dopo.